Tasse in aumento e consumi ridotti: buon (modesto) Natale
Quest’anno Natale fa rima con tasse: i contribuenti italiani si preparano a versare nelle casse del Fisco 42,9 miliardi di euro, tra saldo Imu-Tasi, Iva, ritenute Irpef e altre scadenze fiscali.
L’Associazione Artigiani e Piccole Imprese di Mestre ha divulgato una nota in cui spiega nel dettaglio quali saranno i versamenti degli italiani in quest’ultima parte dell’anno: entro il 23 dicembre il fisco riceverà 9,6 miliardi di euro per l’Imu-Tasi, 13,6 miliardi per le ritenute Irpef dei lavoratori dipendenti e ancora 19,7 miliardi per il versamento dell’Iva. Da aggiungere al calcolo c’è anche l’ultima rata della Tari, che in alcuni comuni avviene a dicembre.
A pagarne, letteralmente, le conseguenze saranno i consumi di Natale, che anche quest’anno lasciano prevedere crolli vertiginosi (negli ultimi dieci anni si sono ridotti del 30%, sebbene nel 2018 gli italiani in occasione delle feste abbiano speso circa 10 miliardi).
A subire un duro colpo saranno anche le tredicesime, che vedranno una riduzione di circa 11 miliardi, con versamento effettuato dal sostituto d’imposta (il datore di lavoro) per conto dei dipendenti e dall’Inps per conto dei pensionati.
Quello dei consumi sempre più bassi è un problema che coinvolge direttamente i commercianti cosiddetti “di vicinato”, che osservano l’avanzata dell’e-commerce e non hanno gli strumenti per reagire, al contrario della grande distribuzione. Gli analisti concordano nel sostenere che con una tredicesima più alta e con meno tasse si potrebbe ridare slancio alla domanda interna, sofferente negli ultimi anni: artigiani e piccoli commercianti costretti a chiudere l’attività non sono più un’allarmante notizia ma un dato con cui fare i conti a ogni chiusura di anno, considerando, oltre all’aumento delle tasse e al calo dei consumi, anche la contrazione dei prestiti bancari.
Coldiretti, gli italiani e la tredicesima
Secondo un'indagine Coldiretti/Ixe, tre italiani su dieci (il 29%) destineranno gran parte della loro tredicesima al pagamento di tasse, mutui, rate e bollette in scadenza. Il 20%, invece, la metterà da parte per esigenze future. Sempre la Coldiretti ha stimato per questo Natale una spesa di 549 euro a famiglia. L’Italia quest’anno si classifica al terzo posto tra i Paesi europei dove si spende di più per il Natale, preceduta solo dalla Spagna con 554 euro e dalla Gran Bretagna con 639 euro.